Zona Speciale di Conservazione Bassa Valle del Chiese e Riserve Naturali Locali Palvico-Lora (A e B)

• Quota: 378 m
• Superficie: 27 ha

Perché è un'area protetta
L'interesse del sito è legato alla particolare vegetazione sommersa che popola i corsi d'acqua che scorrono all'interno dell'area. La struttura del reticolo idrografico, con acque non regimentate e a scorrimento lento, costituisce un bel esempio dell'aspetto originario di questi luoghi.

Cosa si può vedere
L'area protetta si estende lungo tratto del fiume Chiese che comprende il punto di affluenza del Rio Lora e del Palvico, spingendosi fino a lambire il piccolo laghetto situato in località Roversella. Il sito si sovrappone in parte alla Riserva Locale Palvico-Lora A, mentre nella sua parte più meridionale confina con la Riserva Locale Palvico-Lora B.
Una lunga passerella in legno attraversa l'intera area protetta, permettendovi di osservare una grande varietà di ambienti acquatici: acque a scorrimento lento, stagni con piccoli canneti, sponde vegetate, zone paludose. Una diversità di microhabitat in grado di ospitare un numero di specie altrettanto diversificato. Soffermandovi lungo le acque limpide e placide del Rio Lora scoprirete una ricca vegetazione acquatica con specie ormai difficili da incontrare: la lenticchia d'acqua (Lemna minor), il millefoglio acquatico (Myriophillum spicatum), assieme a qualche esemplare di brasca (Potamogeton perfoliatus) e ranuncolo acquatico (Ranunculus tricophyllus).

La corrente non troppo sostenuta crea anche l'habitat ideale per la bottatrice (Lota lota), pesce di fondo dalle abitudini notturne, molto ricercato per le sue carni pregiate e il vairone (Telestes multicelles), un piccolo ciprinide altrettanto ricercato, amante delle acque correnti ben ossigenate, con fondale sassoso. Anche il variopinto martin pescatore (Alcedo atthis) frequenta queste zone, favorito dalla naturalità delle sponde, dove scava i cunicoli che conducono al suo nido sotterraneo.