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Riserva Naturale Locale Darzo

  • Quota: 386 m
  • Superficie: 6 ha

Perché è un'area protetta
Il sito rappresenta un esempio di recupero della diversificazione strutturale e biologica di un'antica ansa del Fiume Chiese. Il ripristino ha interessato un'area soggetta a particolare degrado, per l'utilizzo di un settore adiacente come zona di deposito/lavorazione della barite (Solfato di Bario) da parte della Società Mineraria Baritina.

Cosa puoi vedere
Questa piccola area protetta, poco più a monte dell'abitato di Darzo, è occupata quasi interamente da una superficie boscata, che divide il corso del fiume chiese dalla strada statale. Al suo interno, elementi tipici delle zone ripariali (pioppi, ontani e salici) convivono con specie arboree non autoctone, robinia (Robinia pseudoacacia) in particolar modo. Nella parte nord-orientale del sito, i lavori di ripristino ambientale hanno portato alla creazione di un piccolo laghetto, alimentato da un ramo secondario del Fiume Chiese. La torretta di avvistamento che si innalza sulle sue sponde permette di osservare con discrezione i tanti uccelli acquatici che qui trovano un luogo tranquillo in cui sostare.

Incamminandosi lungo il sentiero che costeggia la piccola zona umida, è possibile addentrarsi nel fitto degli alberi. Qui, la curiosa forma di alcuni di essi potrebbe attrarre la vostra attenzione… dai tronchi morti di salici caduti a terra si innalzano veri e propri alberi, robusti e vitali: individui cresciuti da un tronco apparentemente morto, simbolo della grande capacità rigenerativa di questa specie.

Il laghetto ripristinato
Il laghetto ripristinato
(foto di Rete di Riserve Valle del Chiese)

Mappa

(Vai alla mappa interattiva della Rete di Riserve)

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