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Dalle arenarie alla Dolomia Principale

I resti rossi o violacei, visibili lungo i prati a monte di Brione e Faserno, raccontano invece dei pigri fiumi che nel Permiano superiore (255-260 milioni di anni fa) trasportavano sabbie e ghiaie destinate a formare il complesso sedimentario delle Arenarie di Val Gardena. Durante lo stesso periodo, l'invasione di un vasto braccio di mare trasformò tutte le attuali Alpi Meridionali in un vasto mare costiero: sui bassi fondali si depositarono strati sottili di sabbie, argille e calcari, rocce ben stratificate dai colori vivaci (grigio, giallo, rosso) che affiorano, per lo più mascherate dal bosco o dai prati lungo i versanti sommitali del Dosso della Croce o nella zona di Malga Romanterra.
227 milioni di anni fa, un abbassamento significativo del livello marino fece emergere le scogliere, sopra le quali in pochi milioni di anni si depositò la Formazione di San Giovanni Bianco, di spessore modesto ma spesso evidente per i colori vivacissimi: rosso, verdastro e bianco. Con il Norico, 220 milioni di anni fa, gli ambienti si uniformarono ancora di più su tutto l'arco alpino, con un vasto mare che ricopriva un'area che dalla Francia si estendeva fino alla Grecia. La formazione tipica di questi ambienti è la Dolomia Principale.
Conglomerati arenarie formazione del Collio - Permaino inferiore in zona Faserno
Conglomerati arenarie formazione del Collio - Permaino inferiore in zona Faserno
(foto di Rete di Riserve Valle del Chiese)
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