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ZSC Condino

  • Quota: 520 m
  • Superficie: 70 ha

Perché è un'area protetta
Il sito ospita associazioni vegetali termofile, tipiche del clima mediterraneo, che raggiungono qui il loro limite latitudinale (es. Erica arborea e Quercus crenata). I versanti aridi ospitano inoltre specie botaniche e animali di interesse conservazionistico.

Cosa puoi vedere
L'area si estende lungo i versanti che, dalle spalle del paese di Condino, salgono verso l'abitato di Brione, spingendosi fino alle pendici di Castel Condino, superando la gola formata dal Torrente Giulis.

La maggior parte del sito è occupata da un bosco caducifoglie dominato da rovere, cerro, carpino bianco e tiglio, nel quale si inseriscono specie tipicamente mediterranee come l'erica arborea (Erica arborea), molto ricercata dalle api, e pochi rari esemplari di pseudosughera (Quercus crenata), frutto dell'ibridazione tra cerro e sughera. L'acidità del terreno, tipica dei terreni con rocce di origine vulcanica, favorisce anche la presenza del castagno (Castanea sativa): in ampi tratti, l'abbandono della sua coltivazione ha portato all'invasione da parte di rovi e di specie alloctone come la robinia (Robinia pseudoacacia).

Un piccolo sentiero, antico collegamento tra i paesi di Condino e Cimego, permette di attraversare la parte inferiore dell'area protetta. Lungo il percorso, il bosco si interrompe di tanto in tanto, offrendo scorci di paesaggi rurali estensivi, con prati aridi e antichi terrazzamenti non più utilizzati, e stazioni rupestri che ospitano particolari comunità floristiche con forma a cuscinetto.

Torrente Giulis
Torrente Giulis
(foto di Rete di Riserve Valle del Chiese)

Mappa

(Vai alla mappa interattiva della Rete di Riserve)

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