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A pelo dell'acqua con… il ranuncolo acquatico

Ranunculus sp.

Dove la forza della corrente diminuisce, i soffici tappeti verdi che queste piante formano si lasciano cullare dal lento scorrere dell'acqua. Come lo stesso nome scientifico suggerisce (ranunculus in latino significa 'ranocchio'), appartengono a questo genere specie amanti degli ambienti umidi, dotate di particolari adattamenti che permettono loro di sopravvivere al meglio in questi contesti.
Sui fusti molli, privi di tessuti di sostegno, crescono foglie di aspetto filiforme, prive di stomi, che minimizzano la resistenza alla corrente e, al tempo stesso, massimizzano la superficie di contatto con l'acqua e lo scambio di gas. In alcune specie, a questo primo tipo di foglie se ne affianca un secondo, in prossimità della superficie, con lamina più espansa e adatte alla fotosintesi. I fiori invece, del tutto simili a quelli dei ranuncoli dei prati ma di colore bianco, crescono poco al di sopra della superficie, così da affidare al vento o agli insetti la loro impollinazione. Diversamente da quanto accade per le piante terrestri, i tessuti di rivestimento sono molto sottili e permeabili, assicurando alle piante un costante apporto di acqua, sali minerali e gas, mentre alle radici spetta il compito di ancorarle saldamente al fondo. Il galleggiamento è invece favorito dalla possibilità di incamerare aria negli spazi tra le cellule.



Ranuncolo acquatico (Ranunculus acquaticus)
Ranuncolo acquatico (Ranunculus acquaticus)
(foto di Arch. MUSE)
 
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