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Nel Fiume Chiese con… lo scazzone

(Cottus gobio)

Le acque fresche, ben ossigenate e con fondale ghiaioso, ricco di ciottoli e anfratti, sono l'habitat ideale di questa specie, molto sensibile all'inquinamento e all'alterazione dei corsi d'acqua. Osservare questo piccolo pesce (15 cm circa) non è però facile: la sua attività si concentra nelle ore notturne, mentre trascorre le ore di luce nascosto sotto qualche sasso. Lo scazzone è perfettamente adattato alla vita bentonica, di fondale: la pelle, quasi priva di scaglie, ha una colorazione che assicura perfetta mimetizzazione con il letto sabbioso; la vescica natatoria è assente, così da facilitare la permanenza in profondità; gli occhi sono collocati in alto e in posizione ravvicinata; le pinne ventrali sono piccole, ma forti, con funzione di "piedistallo".
Presenta un comportamento territoriale, particolarmente accentuato durante il periodo riproduttivo (febbraio-maggio). Qualche tempo prima dell'accoppiamento, i maschi scelgono il luogo più adatto per il loro nido, ricavando con le forti pinne pettorali, una conca nel fondo. Al momento opportuno, i maschi corteggiano tutte le femmine che entrano nel loro territorio, così che i nidi possono ospitare uova in diversi stadi di sviluppo, la cui custodia è affidata al maschio.

Scazzone (Cottus gobio)
Scazzone (Cottus gobio)
(foto di Arch. MUSE)
 
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